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venerdì 15 luglio 2016

Alla scoperta del fiume Mincio

Domenica 22 maggio ci siamo recati in trasferta nei pressi di Mantova, per un'escursione lungo il fiume Mincio appena a monte dei laghi e della città.
Presenti all'imbarco nei pressi del Parco Belfiore, sulla sponda meridionale del Lago Superiore, in rigoroso ordine alfabetico: Elena, Luca, Mary, Mauro, Oliviero e Stefano.
Armati di mappe dell'intricato sistema di canali di quel tratto della Riserva delle Valli del Mincio, ci siamo dati all'orienteering pagaiando vigorosamente verso il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, situato in una peculiare ansa del fiume, dove abbiamo potuto ammirare aggraziate ninfee, dorati nannuferi, idrorepellenti foglie di loto e maleodoranti nutrie morte.
Abbiamo poi risalito ulteriormente la corrente riprendendo anche il ramo principale, fino al borgo di Rivalta, apparso come d'improvviso tra le fitte canne. Come un miraggio, un comodo pontile faceva mostra di sé ai piedi di uno splendido prato dove abbiamo consumato un lauto pranzo tra i fiori e il ronzio (e non solo) delle api, prima di riprendere a malincuore la strada del ritorno.
Un sole splendente ha accompagnato tutta la prima gita estiva della stagione, sotto il quale abbiamo potuto osservare moltissimi uccelli acquatici e non, tra cui aironi cinerini, poiane, falchi, cigni, germani e anatre mute. Per tutto il tragitto siamo stati accompagnati da battelli turistici e barchette.


Nota tecnica: Per evitare di perdersi nei multipli canali del fiume è importante avere con se una mappa o essere in presenza di una guida del luogo.

Ringraziamo Sun per l'articolo scritto

 














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